Vademecum Tari 2021: come cambia la tassa rifiuti

TARI 2021: modifiche al regolamento, tariffe 2021 e sconti da decreto sostegni.

Con il consiglio del 30 giugno 2021 si sono approvate tre delibere relative alla tassa rifiuti che normano differenti aspetti di una situazione complessa: la situazione pandemica in essere dallo scorso anno e l’introduzione della legge 116 del 2000 ci ha obbligato a interventi sul regolamento, che deve recepire la nuova norma e le modalità attuative per le imprese, sulle tariffe, che vengono definite dopo la presa d’atto del PEF, approvato da Atersir, e naturalmente dall’applicazione degli sconti, sconti che vengono sostenuti dai fondi del decreto Sostegni Bis per le Utenze NON Domestiche, e con avanzo del bilancio sulle utenze Domestiche.

A questo quadro già molto complesso si aggiunge una necessità orami inderogabile di adeguare le categorie tariffarie delle Utenze NON Domestiche alla legge 158/99, e passare dalle attuali 22 categorie alle 30 previste dalla normativa nazionale.

  1. Impatti sul regolamento

Nel regolamento si introduce, in conformità alla legge 116, la possibilità per le utenze non domestiche di fuoriuscita dal servizio pubblico per la SOLA quota variabile, normando sia le riduzione (articolo 7bis) che gli obblighi di comunicazione, ben descritti nell’articolo 14 bis: da sottolineare che recepiamo l’interpretazione favorevole alle imprese che, se nulla viene comunicato non si intenda come espressione della volontà di restare nel servizio pubblico, permettendo quindi alle imprese di esprimere una eventuale richiesta di uscita anche l’anno successivo. Doveroso sottolinearlo perché riteniamo che il caos che si è avuto in questi mesi e le interpretazioni che si sono succedute su chi, cosa e come si poteva uscire dal servizio pubblico, non abbiamo reso possibile per i comuni e tantomeno per le aziende, prendere decisioni ponderate che valutassero in modo oggettivo vantaggi e svantaggi nell’uscita. A sostegno di ciò si evidenzia che ad oggi il nostro comune ha avuto 19 domande di uscita, che vedranno la loro realizzazione nel 2022.

Nel 2021 quindi non abbiamo ancora effetti significativi di riduzione delle superfici, essendo le riduzioni limitate all’applicazione del 116 e quindi delle utenze industriali, che peraltro avevano già grande parte delle superfici escluse dalla tassa. Prudenzialmente abbiamo comunque stimato un maggior costo di oltre 34mila euro per il recepimento della 116.

Nel regolamento si introducono come detto le 30 categorie per le utenze non domestiche, che sono state riclassificate attentamente: sulle nuove categorie abbiamo poi definito le nuove tariffe, applicando i parametri più favorevoli possibile alle categorie che più aumentano, ma ricordandoci che siamo vincolati della norma nazione nei massimi e minimi applicabili e il rispetto del principio di “chi inquina paga”.

Abbiamo cercato di tenere un punto di attenzione non solo alla norma e agli obblighi, ma anche allo spirito e sostanza che la tassa rifiuti dovrebbe avere, ovvero paga chi produce rifiuti : per questo introduciamo una deduzione per le aree degli esercizi commerciali dedicate allo sfuso, nella speranza che la riduzione degli imballi sia praticata sempre di più.

Cambiano anche i termini di presentazione delle dichiarazioni relative alle riduzioni per sospensione dell’attività e per lo sconto “avvio al riciclo” che si spostano dal 31 gennaio al 30 aprile di ogni anno.

 

  1. Le Tariffe

Con la seconda delibera, che prende atto del Piano Economico Finanziario (PEF) validato dal consiglio d’Ambito (ATERSIR), determina le tariffe per le utenze Domestiche e Non domestiche per il 2021. Si parte da un PEF di oltre 3 milioni di euro (3.203.442), che comprende nei costi calcolati secondo il nuovo metodo MTR anche l’assorbimento dei costi 2019 posticipati e del conguaglio del PEF dello scorso 2020, che ricordiamo era stato congelato dall’autorità competente (ARERA); aggiungendo le competenze degli sconti da Regolamento si arriva ad un PEF di oltre 3.400.000 a cui vengono applicati 250.000 € di avanzo vincolato derivante da recupero evasione. Il PEF finale da ripartire sulle tariffe risulta pertanto di 3.134.388€.

Questo valore viene ripartito con una suddivisione tra costi fissi, che vengono coperti dalla tariffa della quota fissa, e costi variabili, coperti dalla tariffa della quota variabile: rispetto ai PEF degli anni precedenti ed in particolare a quello del 2019, si nota uno spostamento significativo della percentuale dei costi fissi, che passa dal 36,8% del 2019 al 45,07% del 2021. La percentuale dei costi fissi/variabili è determinata da un calcolo sulle voci presente nel PEF, ed è interessante notare come, a causa degli aumenti significativi della quota fissa, la decisione per le utenze NON domestiche di uscire dal servizio pubblico sarà da ponderare attentamente, poiché l’uscita si applica alla sola quota variabile.

Anche la percentuale di produzione del rifiuto suddiviso tra utenze domestiche e non domestiche cambia rispetto al 2019, presentando un valore più basso (45,52% nel 2021 contro un 51,7% del 2019) a favore delle Utenze Domestiche: in questo caso per la determinazione delle percentuali si è tenuto conto dei dati della raccolta puntuali disponibili per la provincia di Reggio Emilia, dati che verranno riesaminati periodicamente.

Stante gli elementi sopra descritti l’impatto sulle tariffe vede quindi una significativa riduzione delle tariffe delle utenze domestiche, da un – 11% a un -15%, riassunta nello specchietto sotto riportato:

CONFRONTO TARI 2021 – 2019

COMUNE DI CASALGRANDE

UTENZE DOMESTICHE

Sup.media

Quota Fissa (€/mq)

Quota Variabile (€/utenza )

Variazioni per Utenza

Famiglie

2021

2021

2019

%

2021

2019

%

/anno Media

%

Famiglie di 1 componente

104

0,56

0,488

14,60%

53,37

75,28

-29,10%

-14,5

-11,50%

Famiglie di 2 componenti

120

0,66

0,5734

14,60%

90,72

127,97

-29,10%

-27,3

-13,90%

Famiglie di 3 componenti

125

0,73

0,6405

14,60%

122,74

173,13

-29,10%

-38,7

-15,30%

Famiglie di 4 componenti

128

0,8

0,6954

14,60%

144,09

203,24

-29,10%

-46,2

-15,80%

Famiglie di 5 componenti

133

0,86

0,7503

14,60%

160,1

225,83

-29,10%

-51,2

-15,70%

Famiglie di =>6 componenti

148

0,91

0,793

14,60%

181,44

255,94

-29,10%

-57,4

-15,40%

Anche le tariffe delle utenze non domestiche complessivamente calano, grazie all’iniezione dell’avanzo e all’aumento della superficie complessiva, aumento dato dal maggior numero di aziende iscritte a ruolo e dalle superficie che sono state corrette con le verifiche. Da sottolineare che le variazioni delle tariffe sono però distribuite in modo non omogeneo, per effetto della ridefinizione delle categorie, e mentre per alcune categorie (Artigiane, Banche) il calo è particolarmente significativo, per altre c’è un aumento consistente che vedrà gli effetti in particolare nel 2022 (Bar, Ristoranti ed esercizi di ristorazione).

(In allegato le tariffe per categoria del 2021)

  1. Sconti

La terza delibera riguardante la TARI è l’applicazione dei fondi del Decreto sostegni BIS che ha portato a Casalgrande 243.222 € da applicare come riduzione per le Utenze NON Domestiche; a questi fondi si aggiungono 40.000 € finanziati dal Comune per agevolare le utenze Domestiche disagiate, come già accadde lo scoro 2020.

Il quadro complessivo delle riduzioni applicate, per ogni categoria, è il seguente:

 

Cat.

Descrizione

Sconto Quota Variabile

Sconto Quota

fissa

1

MUSEI, BIBLIOTECHE, SCUOLE,ASSOCIAZIONI, LUOGHI DI CULTO

85%

85%

2

CINEMATOGRAFI E TEATRI

85%

85%

3

AUTORIMESSE, MAGAZZINI SENZA ALCUNA VENDITA DIRETTA

4

CAMPEGGI, IMPIANTI SPORTIVI

85%

85%

4

DISTRIBUTORI DI CARBURANTE

55%

5

STABILIMENTI BALNEARI

6

ESPOSIZIONI, AUTOSALONI

7

ALBERGHI CON RISTORANTE

85%

85%

8

ALBERGHI SENZA RISTORANTE

85%

85%

9

CASE DI CURA E RIPOSO

55%

10

OSPEDALI

11

AGENZIE (limitatamente alle AGENZIE DI VIAGGI)

85%

85%

11

UFFICI, AGENZIE (diverse dalle Agenzie di Viaggi)

12

BANCHE, ISTITUTI DI CREDITO E STUDI PROFESSIONALI

13

NEGOZI ABBIGLIAMENTO, CALZATURE, LIBRERIA, CARTOLERIA, FERRAMENTA E ALTRI BENI DUREVOLI

55%

55%

14

EDICOLE, FARMACIE, PLURILICENZA, TABACCAI

15

TENDE E TESSUTI, FILATELIA, TAPPETI, CAPPELLI, OMBRELLI, ANTIQUARIATO

55%

55%

16

BANCHI DI MERCATO BENI DUREVOLI

17

BARBIERE, ESTETISTA, PARRUCCHIERE

55%

55%

18

ATTIVITA’ ARTIGIANALI TIPO BOTTEGHE (ELETTRICISTA, FABBRO, FALEGNAME, IDRAULICO)

19

AUTOFFICINA, CARROZZERIA, ELETTRAUTO

55%

20

ATTIVITA’ INDUSTRIALI CON CAPANNONI DI PRODUZIONE

21

ATTIVITA’ ARTIGIANALI DI PRODUZIONE BENI SPECIFICI

22

RISTORANTI, TRATTORIE, OSTERIE, PIZZERIE, PUB,

85%

85%

23

MENSE, BIRRERIE, AMBURGHERIE

85%

85%

24

BAR, CAFFE’, PASTICCERIA

85%

85%

25

SUPERMERCATO, PANE E PASTA, MACELLERIA, SALUMI E FORMAGGI, GENERI ALIMENTARI

26

PLURILICENZE ALIMENTARI E/O MISTE

27

FIORI E PIANTE (Limitatamente ai Fioristi)

55%

27

ORTOFRUTTA, PESCHERIE, PIZZA AL TAGLIO, FIORI E PIANTE (diversi dai Fioristi),

28

IPERMERCATI DI GENERI MISTI

29

BANCHI DI MERCATO GENERE ALIMENTARI

30

DISCOTECHE, NIGHT CLUB

85%

85%

Evidenziamo che vengono agevolate in particolare le attività che hanno avuto le maggiori chiusure e che quest’anno avrebbero avuto i maggiori aumenti (Bar, Ristoranti e ristorazione in genere), operando sia sulla quota fissa che su quella variabile. Vengono anche agevolate le aziende che, per effetto della minore circolazione di persone e delle restrizioni ala mobilità, hanno certamente lavorato meno, applicando una minore percentuale ma comprendendole nelle agevolazioni.

Le agevolazioni saranno determinate direttamente dall’ufficio comunale e verranno riportare nella prima rata TARI di Settembre.

Per le famiglie gli sconti si applicano in base alla fascia ISEE sulla sola quota variabile secondo il seguente schema

ISEE fino a 8.265,00 € OPPURE almeno 4 figli e ISEE non superiore a 20.000€ sconto del 100% della quota variabile

ISEE maggiore di 8.265,00 € e minore di 12.500,00 € OPPURE almeno 4 figli e ISEE non superiore a 23.000.00 € sconto del 50% sulla quota variabile

Le famiglie interessate dovranno presentare al comune (Ufficio Tributi) apposita dichiarazione, il cui modello verrà pubblicato sul sito del Comune e sarà disponibile presso i nostri uffici e dovrà avere un ISEE valido che attesti il presupposto dei requisiti.

Silvia Miselli, Vicesindaco e Assessore al bilancio